le rigette di nonna Alige

Sotto la pòi legge, ma se stiacci vàla pòi anco sentì.
(è come pagina 777, ma per e ccei)




SALAMANDRE STUFATE

Saluti a tutti sono sempre il Carlo.

La cucina di oggi prevede le salamandre stufate.

Ecco quà, la ricetta l'ho trovata in questa pagina qui del quaderno nero di nonna.

Prendete 4 salamandre a persona che se le cucinate bene fanno tanto companatico e anche se sembra che sono pochine, se ci mangiate tanto pane vi sfamate di sicuro.

Ma attenzione però, non dovete mica prendere quelle ciortellore nere e gialle eh?, avete a prendere la salamandra nostrana, quella che chiamano tritone, quella specie di ciortellora marone colla coda a anguilla che sta nelle fossa e nelli stagni eh?

Allora le prendete e le mettete nella vasca da bagno, senz'acqua, così che se anche cercano di scappare non ce la fanno mica a montà le pareti ripide e lisce. Ricordativi però di tappà ir buco di scarico eh?

Dentro la vasca ci mettete un po’ di semi di coriandolo, qualche bacca di ginepro, un po’ di sale, di pepe, di noce moscata, qualche foglia d’orbaco, insomma tutto quello che trovate che poi quando dopo qualche giorno le salamandre hanno fame, vedrete che si attaccano anche alla cipolla e la carne acquista un buon sapore; ma soprattutto riprendono vigore perché si drogano.

Qualcuno resterà scandalizzato e dirà: ma come, sono anfibi, cioè mezzi pesci no? e quelle droghe lì sono adatte per la cacciagione!

È qui che vi sbagliate. Senz’acqua... la salamandra lì, mangia soltanto la parte che un è pesce, quindi non abbiate paura. Nonna Alice le conosceva bene perché le salamandre non dubitate, ce ne aveva a centinaia nello stagno dietro casa.

Dunque, ogni una mezzora circa, trentadue minuti al massimo, dovete andare in bagno e avvicinare un bastoncino alle salamandre.

Se non ciavete un bastoncino potete usare anche lo scovolino del cesso che è lì vicino e funziona bene uguale lo stesso.

Le prime volte vedrete che le salamandre si scansano velocemente, con un guizzo; ma dopo qualche ora vedrete che si calmano e reagiscono molto meno velocemente.

Fate attenzione che a lungo andare, così senz’acqua, si debilitano facilmente e rischiano anche di morire; dovete capire quand’è che non reagiscono più perché un hanno più voglia d'essere stuzzicate o se è perché stanno male, perche mòino.

Per capirlo basta guardalle nell’occhi; le femmine... anche sotto la coda si vede.

Quando veramente non ne possono più e smettono di reagire, perché sono stufe, cioè si sono stufate; ecco, sono pronte.

Ni tagliate la testa, le sbuzzate e le cucinate come vi pare.

A risentirci la prossima volta.

Ah, una cosa eh?, che se volete potete mettere via le zampette che quelle sono squisite fatte in agrodolce, po' un giorno o l’altro vi dico come si fa.

Ciao, alla prossima.


frittata d'ova di ranocchio

cosce di ranocchio al profumo di mare

cosce di ranocchio all'odore di bosco

occhi di ranocchi

vitello tonnato

bughi d'ossibughi

salamandre stufate

spiedini di lingua di canarino